Erodoto: (Alicarnasso, odierna Bodrum 484 ca. a.C. - Atene 425 a.C.) = storico greco, considerato il padre della storiografia, ideatore di un opera di preziose notizie miste a leggende, divisa dai grammatici alessandrini in 9 libri, indicati più tardi col nome delle 9 muse, la sua opera abbraccia il tempo che và dai: Lidi e dai Persiani fino alla morte di Ciro (528a.c.) alla conquista di Sesto da parte degli ateniesi (478a.c)
Polibio di Megalopoli: 205a.c.-120a.c. = storico greco, filo romano, dopo averli combattuti, fu intimo amico dei Scipioni, ed in particolare l’Emiliano, la sua opera STORIE in 40 vol.
Artemidoro: geografo greco, intorno al 100 a.c. nomina Trieste, fondata dai Carni, nomina pure il periplo (antiche rotte fenicie che toccavano anche Trieste, il 3°)
Pollione Asinio Caio: 76a.c.-5d.c. = politico e scrittore romano, amico di Virgilio e Orazio, fondatore della 1a bibl. pubblica romana
Strabone: greco, 60 a.c.-20 d.c.? = geografo e storico greco, era di fam. agiata, primi studi a Nisa (nel Ponto), nel 44 a.c. và a Roma, discepolo di Senarco e del grammatico Tirannione, abbraccio la filosofia stoica, fra il 35 e il 10 a.c. lunghi viaggi e ritorni a Roma, fù in Armenia, Egeo, Sardegna e risalì il Nilo al seguito della spedizione di Elio Gallo nel 24 a.c., si fermò alcuni anni ad Alessandria. Verso il 7 a.c. abbandonò Roma per la Campania - chiama TS con il nome di Pagus Carnicus -MEMORIE STORICHE (circa 40 vol.)-GEOGRAFIA (17 vol.)
Tito Livio: n. a PD, 59 a.c. - m. Roma 17 d.c. = storico latino che spesso nomina Tergeste e la zona, noto anche però per i suoi errori, autore di “Storia di Roma dalla sua fondazione” in 142 libri, ce ne restano solamente 1-10-21-45
Plinio il Vecchio (Como 23 - Castellammare di Stabia 79 d.C.), = vero nome; Cecilio Secondo Gaio, scrittore e scienziato latino. Intrapresa la carriera equestre, fu inviato sul Reno dove trascorse circa dodici anni. Tornato a Roma nel 52, si dedicò alla carriera legale, che poi abbandonò per scrivere e studiare. Dal 70 al 72 fu procuratore in Spagna e nel 79 – l'anno dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Ercolano e Pompei – si trovava a Miseno, vicino a Napoli, al comando della flotta romana di stanza in Occidente. Desideroso di esaminare da vicino il fenomeno, salpò alla volta di Stabia, dove morì soffocato dai vapori dell'eruzione. Fu autore di numerose opere storiche e scientifiche – tutte perdute, ma a noi note grazie a un inventario stilato dal nipote Plinio il Giovane – fra cui una storia sulle guerre germaniche in venti libri e un'altra in trentun libri sulla storia di Roma dal 41 al 71. L'unica sua opera pervenutaci è la Naturalis historia, in trentasette libri, dedicata all'imperatore Tito: si tratta di un'enciclopedia che contiene, come l'autore stesso afferma, ventimila fatti desunti da duemila volumi di cento autori diversi. I primi dieci libri furono pubblicati nel 77; i successivi uscirono postumi, probabilmente a cura di Plinio il Giovane. Gli argomenti trattati vanno dall'astronomia alla geografia e all'etnologia, dall'antropologia alla fisiologia umana e alla zoologia, dalla botanica alla medicina e alle piante medicinali, dalla mineralogia all'arte e alla storia dell'arte.
Columella Lucio Giunio Moderato: 1° s. d.c. = scrittore latino, autore del trattato sull’agricoltura DE RE RUSTICA
Pausania il Periegeta (II secolo), storico greco, viaggiatore e geografo, probabilmente originario della Lidia, in Asia Minore. Viaggiò in Grecia, Macedonia, Italia e in parte dell'Asia e dell'Africa, e scrisse un'opera importante, Periegesi della Grecia, che fornisce un resoconto dettagliato dei monumenti artistici e delle leggende a essi legate.
Benussi Bernardo: nato a Rovigno nel 1846, studi a UD-Kp-PD-Vienna-Graz, dal 1869 insegna a Capodistria, dal 1874 insegna a Trieste, nel 1894 direttore Liceo femm., direttore Soc. istriana di archeologia e storia patria - presidente Università popolare di Trieste – m. a TS 1929
Caprin Giuseppe : n. 16/5/1843 - nel 1864 fonda il giornale “il Pulcinella” che dura 1 anno - nel 1865 l’”Arlecchino” che dura fino al 1866 - nel 1866 si arruola nei garibaldini, ferito a Bezzecca, nel 1867 torna a Trieste, ed entra nella redazione de “il cittadino” - il 12/10/1867 fonda periodico “liberta e lavoro” che dura fino al 1884 - ebbe tipografia - moglie Caterina Croatto (morta nel 1922), lui muore a Trieste il 15/10/1904 - abitava in v. Caprin n° 7
Nota dell’autore : scrisse un bellissimo libro : il trecento a Trieste, ma oltre che a commettere vari errori, tra posizionamenti di torri, porte cittadine e altro, scrisse la famosa stupidaggine … Trieste nel 1300 era un paesetto di pescatori, ciò indica che non lesse mai un libro del comune originale, ma si rifece ed elaborò, scritti di altri storici.
Cavalli Jacopo : -n. a Campeglio (Cividale) 4/7/1839 - a Trieste nel 1868 - docente di lingua,religione e letteratura italiana, m. 28/6/1919 - abitava in v. s. Martiri 14 (v. Cavana, vd. lapide sul muro)
Cesca Giovanni : n. TS 7/1/1858 - m. nel terremoto di Messina 28/12/1908 - studi Univ. Vienna-Graz-Padova - studia a Firenze e Zurigo - insegna a Treviso 1886/88 - ad Arezzo 1888/91 - docente Univ. Messina 1891, e nel 1899 nominato preside facoltà di Lettere – pubblica ; 5 doc. inediti sui fiorentini dell’Istria 1880 -16 doc. inediti sulle trattative fra Trieste e Venezia prima dell’assedio del 1368 (1881) -Le relazioni fra Trieste e Venezia sino al 1382 (1881) -La sollevazione di Capodistria nel 1348 (1883) -Venezia e la rivolta triestina del 1468 (1888) - Trieste e il Patriarca Nicolo d’Aquileia (1888)
de Coletti, Giuseppe : n. Roma 1744 da fam toscana - attorno al 1778 si sposta a Gorizia - nel 1780 fonda l’accademia Arcadia Romano-Sonziaca - muore a Trieste nel genn. 1815
Cumano Costantino : Trieste 15/4/1811 - Cormons 18/12/1873 (padre veneziano, fam. originaria di Candia -Creta) divagando su internet ho scoperto in vendita ad aste private, documenti antichi forniti a suo tempo dal Cumano quando fù curatore dell’archivio di Trieste, anche lui fece probabilmente man bassa di documentazioni
Cusin Fabio : vd. biografia
Dall’Ongaro : nato a Mansuè (Oderzo) 19/6/1808 - nel 1836 a Trieste - espulso 1847 - m. a NA 10/1/1873
Hortis Attilio: n. 13/5/1850 -23/2/1926 - studi a Padova e Graz - 1872 direttore Bibl. Civica - 1875 direttore Archeografo Triestino
Ireneo della croce (Manarutta Giov. Maria): figlio di Bernardino Petreuli - n. TS 25/5/1625, studia ai Gesuiti, nel 1649 diventa Carmelitano scalzo e si trasferisce a Venezia, nel 1651 a Padova nel convento san Gerolamo, nel 1698 scrive Historia antica e moderna, sacra e profana della città di Trieste - la 2a parte viene pubblicata postuma nel 1881 a cura di P. Tommasin - morto a Venezia 4/3/1713
NB: l’ultima parte della Storia viene copiata dal Mainati che poi la spaccia per sua
Vd. anche ; Vita di Gio. Maria Manarutta – in {Kandler-l’Istria, vol 1°-p.15}
de Jenner Luigi : 17/3/1803 nasce in Cavana al n° 13, ebbe una vita di stenti, ma un grande amore per la città lo fece diventare tra i massimi esponenti della storia cittadina, raccolse memorie tutta la vita, ma non pubblicò mai nulla, nell’archivio esistono interi volumi da lui scritti, con una grafia che fa impazzire gli studiosi, inerenti a tutte le notizie che riguardano Trieste, tra i primi a fare uno studio sulle famiglie nobili, non venne mai preso troppo in considerazione purtroppo, tanto che il 13/4/1868 morì e venne sepolto in una fossa comune del cimitero, dopo qualche anno, la famiglia Conti, gli eresse un semplice lapide [archeografo triestino – 2003]
Joppi, Vincenzo : UD 1824-1900- medico chirurgo, bibliotecario, storiografo
Joppi, Antonio : UD 1821-1906 – ingegnere e storiografo, f.llo di Vincenzo
Kandler Pietro : n. a Trieste 23/5/1804 - m 18/1/1872 = fera di origine scozzese ( casato dei Chandler) - Pietro a 5 anni leggeva correttamente da ds. a sin. e rovescio, fece le prime scuole sotto dominio francese, il Ginnasio a Capodistria, Università di PD - Università di Vienna, ultimo anno a Pavia, dove si laurea - pubblica poemetto del Rapicio “Histria”, trovato in Bibl. a Vienna, viaggia molto per il nord Italia - ritorna il 1826, e insieme all’avv. Rossetti iniziano il famoso Archeografo Triestino, che uscì nel 1826 - diventa assessore ed avvocato - alla morte del Rossetti (1842) gli subentrò nella carica di Procuratore Civico - nel 1846 inizia pubblicare il giornale “L’Istria” che durò 7 anni - in 40 anni di studi sulla Storia di TS formò una collezione di 26 vol., fece il Cod. Dipl. Istr., dai tempi di Roma al 1520 -venne onorato con la medaglia, dall’Imp. Francesco Giuseppe che lo creò Cavaliere della Corona ferrea e l’Imp. Massimiliano di quello della Guadalupa, parlava correttamente francese e tedesco- alcune - adotterà anche lo pseudonimo di Bandelli Giovanni, e Traiber Giusto – OPERE : Storia del Consiglio dei patrizi, Le iscrizioni romane dell’Istria, I carmi latini del Zovenzoni, Austriade, Le memorie di Andrea Rapicio,.....di Rinaldo Scarlicchio, Notizie storiche di Trieste e guida per la città, Memorie e notizie su Ant. Turrini, .... su Giov. Maria Petreuli detto Mannarutta, l’iscrizione romana del 4° s. dell’era cristiana, Aquileia romana, raccolta delle leggi ordinanze e regolamenti speciali per Trieste, L’Istria, Conservatori ..... ecc.
Liruti, Gian Giuseppe- n. Villafredda (Tarcento) 1689-UD 1780- avvocato, scrittore, storiografo, filologo, studi a Venezia e Padova
Giuseppe Maria MAINATI (Trieste 1760-1830) - Nicolò Mainati prese gli ordini monastici con il nome di Giuseppe Maria e fu ordinato sacerdote e vicario corale della cattedrale di San Giusto. Scrisse dei martiri e dei santi protettori di Trieste (1806) e tra il 1817 e il 1819 pubblicò in sette volumi le Croniche ossia memorie storiche sacro-profane di Trieste.
Francesco di Manzano, nato a San Giovanni al Natisone nel 1801 e morto a 94 anni a Udine, è considerato uno dei più importanti storici del Friuli.
I suoi Annali del Friuli registrano cronologicamente i principali avvenimenti della storia del Friuli dal 6114 a.C.
Marchesetti, Carlo : n. Trieste 1850 – m. 1926 – nel 1903 diventa direttore dell’Orto botanico
Muratori L. A.: nato a Vignola 1672 - m. Modena 1750 - diventa sacerdote e viene assunto come dott. all’Ambrosiana - nel 1700 dirige la bibl. di Modena, tra le sue opere: Annali della Storia d’Italia (12 vol.) - Antiquitates Italicae Medii Aevi (una da 6 vol. e una da 17) - Rerum Italicarum Scriptores (raccolta di cronologie delle città italiane e altri documenti, incredibile fonte di notizie antiche)
Palladio, degli Olivi, Enrico : UD 1580-1659 – medico, filosofo, storicoPalladio degli Olivi, Gian Francesco : UD 1601 - 1669 abate e storico, scrive 2 libri Historie della provincia del Friuli
Paschini, pio- Tolmezzo 1878-Roma 1962 – storico della chiesa, docente a Roma, vari libri sulla storia del Friuli
Petronio Prospero : nato o a Capodistria o Pirano nei primi del 17° s. - medico, aveva lavorato a Capodistria e Trieste, scrisse Memorie Sacre e profane dell’Istria, nel 1681, ma inedito fino al 1968
Rossetti Domenico : patrizio triestino, n. 19/3/1774, studia a Prato, studia filosofia a Graz - nel 1880 si laurea in giurisprudenza - nel 1802 assunto al Comune - dal 1804 avvocato - nel 1818 Procuratore civico - fonda il Gabinetto di Minerva nel 1810 - l’Archeografo Triestino nel 1829 - m. 29/11/1842
Sanudo, Marin il giovane (Venezia 1466-1536), diplomatico e cronista, membro della famiglia veneziana dei Sanudo. Ricoprì cariche pubbliche nel governo della Repubblica di Venezia, prima nel Senato poi nel Maggior Consiglio, e svolse importanti incarichi diplomatici. Nei 58 volumi dei suoi “i Diarii” che partono dal 1496 al 1533 sono numerosissimi i riferimenti alla città di Trieste.
Sigonio Carlo: Modena 1520-1584 - storico e filosofo – scrisse DE REGNO ITALIAE in 20 libri, dal 570 al 1200
Sticotti Piero: n. 4/4/1870 a Dignano (Istria), padre goriziano , a pochi mesi vengono a vivere a Trieste - Università di Vienna - laureato in filosofia nel 1894 - nel 1898 torna a Trieste - fino al 1905 insegna al ginnasio - 1920/40 direttore del museo di Storia e arte - 1926/7 direttore Minerva - fino al 1952 direttore dell’ Archeografo Triestino - m. a TS 30/7/1953
NOTA : ho tralasciato volutamente diversi storici, studiosi, autori di libri, che il sottoscritto dopo averli letti, li ho eliminati come filo-nazionalisti, ovvero tutta la storia è incentrata a mettere in cattiva luce l’Austria e innalzare dubbi personaggi, che però furono filo-italiani, a mio avviso, uno storico che si rispetti, deve obbiettivamente prendere in esame i documenti che legge, se non lo fa è di parte, e tutto il suo sapere non conta più niente. Sappiamo che il Kandler e il Rossetti, erano filo-austriaci, ma nella loro ricerca storica, ciò non incise, in quanto varie sono le contestazioni all’apparato austriaco nei momenti critici della nostra storia, e mai non travisarono le notizie, per esaltare la corona imperiale, ma li riportarono con la dovuta onestà che compete ad un divulgatore. Che molti storici istriani, infangassero l’impero, è anche comprensibile, per secoli legati a Venezia sua diretta antagonista, e che alla sua caduta si ritrovarono sudditi austriaci, ma il triestino non può dimenticare che quando parliamo degli scempi compiuti a Trieste dai veneziani, intendiamo anche tra di loro fossero presenti sia istriani che muggesani, per secoli nemici atavici di Trieste, per cui, meditate quando leggete.
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